Contrasto di freddo e caldo

Il calore nei colori. A prima vista, l’idea di volere riconoscere nel campo della percezione ottica dei colori una componente termica può destare sorpresa.

Eppure è stato possibile dimostrare che in due diversi laboratori uno tinteggiato di verde-blu l’altro in rosso-arancio, la sensibilità personale al freddo o al caldo differiva di bene 3-4 gradi. Nel locale verde-blu le persone sentivano freddo ad una temperatura di 15° centigradi, in quello rosso-arancio ad 11-12° centigradi. Ciò dipende dal fatto, scientificamente accertato, che verde-blu rallenta la circolazione sanguigna, mentre il rosso-arancio l’attiva. Un secondo esperimento, questa volta su animali, diede risultati analoghi. Una scuderia di cavalli da corsa fu divisa in due parti, di cui una venne dipinta in blu, l’altra in rosso-arancio. Nella zona blu i cavalli, dopo una corsa, si rilassavano assai rapidamente, nella zona rossa rimanevano a lungo eccitati e irrequieti. Inoltre la zona blu non era più infestata da mosche mentre ne sono rimaste numerose nella zona rossa. Questi due esperimenti dimostrano l’importanza del contrasto di freddo e caldo nella scelta dei colori negli ambienti chiusi.

Il disco cromatico

Disco cromatico a 12 parti
Disco cromatico a 12 parti

Dal disco cromatico risulta che il giallo è il colore più chiaro mentre il viola è più scuro cioè tra questi due colori esiste il più forte contrasto di chiaro scuro. A destra e a sinistra dell’asse giallo-viola ci sono il rosso-arancio e il verde-blu, cioè le due polarità del contrasto di freddo-caldo. Il rosso-arancio o il rosso di Saturno è il colore più caldo, il verde-blu o ossido di manganese il più freddo.

Si definiscono caldi:

  • il giallo,
  • giallo-arancio,
  • arancio,
  • rosso-arancio,
  • rosso,
  • rosso-viola

Si definiscono freddi:

  • il giallo-verde,
  • verde,
  • verde-blu,
  • blu,
  • blu-viola,
  • viola.

Questa distinzione è però insidiosa perché può condurre a delle soluzioni errate. Come abbiamo visto, pur essendo il bianco e il nero i poli estremi del chiaro e dello scuro, i grigi hanno un valore chiaroscurale solo relativo, che muta a seconda del loro contrasto a secondo dei toni più chiari o più scuri. Allo stesso modo, mentre il verde-blu e il rosso-arancio in quanto poli del freddo e del caldo, mantengono un valore fisso, i colori scalati fra di essi assumono un valore di freddo o di caldo solo in rapporto con toni più caldi o più freddi. Possiamo enunciare anche in modo diverso il contrasto termico dei colori, e precisamente come polarità di

  • freddo-caldo
  • ombreggiato-soleggiato
  • trasparente-opaco
  • riposante-eccitante
  • sottile-denso
  • celeste-terrestre
  • vicino-lontano
  • leggero-pesante
  • umido-asciutto

Queste coppie di opposti danno un’idea delle grandi possibilità espressive  consentito dal contrasto di freddo e caldo. Infatti permette di realizzare effetti altamente pittorici e creare un’atmosfera irreale ricca di musicalità.

Composizioni cromatiche basate solo sul contrasto caldo e freddo

Se si vuole realizzare un layout basato solo su questo contrasto bisogna attentamente eliminare tutti gli altri.

Contrasto freddo caldo con polarità rosso e blu
Contrasto freddo caldo con polarità rosso e blu
Contrasto freddo caldo con polarità blu e rosso
Contrasto freddo caldo con polarità blu e rosso

Nei due esempi successivi si parte dallo stesso colore ma si procede verso due direzioni opposte.

Contrasto freddo caldo che suscita calore
Contrasto freddo caldo che suscita calore
Contrasto freddo caldo che suscita calore
Contrasto freddo caldo che suscita freddo

Modulazioni cromatiche

Il prossimo esempio si vede spesso come fondo a scritte nei layout pubblicitari. In questo caso vengono rappresentate una serie di modulazioni di freddo-caldo in campo rosso-arancio.

Modulazioni freddo caldo in campo rosso-arancio
Modulazioni freddo caldo in campo rosso-arancio

Esempio di modulazione freddo caldo in campo verde- azzurro.

Modulazioni freddo caldo in campo verde-azzurro
Modulazioni freddo caldo in campo verde-azzurro

Si possono ottenere le modulazioni con qualsiasi tono ma è molto più efficace se si usa un tono con una luminosità media; inoltre la variazione dei timbri cromatici non dovrebbe superare i quattro gradi contigui del disco cromatico a 12 parti. Uno sfondo rosso-arancio può essere modulato sia con del rosso-arancio, con l’arancio, il rosso e rosso-viola. Il blu-verde, oltre che il blu-verde, può utilizzare anche il verde, il giallo-verde, il blu e il blu-viola.

Se si vuole raggiungere un contrasto antitetico, ovvero la massima polarità di freddo e caldo, è necessario formare una scala di gradazioni cromatiche che vada dal blu-verde fino al rosso-arancio passando per il blu, il blu-viola, il viola, il rosso-viola, il rosso. Naturalmente, in questa vasta gamma cromatica, si possono usare più o meno gradazioni intermedie. La gamma di contrasti di caldo e freddo che va dal giallo al rosso-arancio è utile solo se i colori hanno lo stesso grado di luminosità del giallo, altrimenti prevalgono i contrasti chiaro scurali. La bellezza di queste modulazioni viene in piena luce solo quando sono assenti le opposizioni di tonalità.

Mentre nei due esempi precedenti sono state esemplificate modulazioni successive di colori freddi e caldi, in una composizione a scacchiera con colori alternati, la forza dei colori risulta straordinariamente potenziata dal contrasto di freddo e caldo.

Scacchiera di contrasto-caldo e freddo
Scacchiera di contrasto-caldo e freddo

Il più sonoro tra i contrasti di colore

Dei 7 contrasti di colore, il più sonoro è quello di freddo e caldo, che offre quindi più possibilità di presentare cromaticamente il concetto grandioso delle sfere. Quando Monet decide di dipingere paesaggi non dipingendo più i suoi quadri nello studio ma all’aperto, a contatto diretto con la natura, suo oggetto di studio approfondito divennero la mutevolezza della luce e dell’atmosfera, secondo le stagioni, le ore del giorno e le condizioni meteorologiche. Volle rappresentare nei suoi dipinti il tremolio della luce nell’aria e sui campi assolati, le rifrazioni colorate delle nuvole e della nebbia umida, i molteplici riflessi dell’acqua fluente e ondosa, l’alternanza di verdi lucidi e cupi entro il fogliame degli alberi. Osservò che i colori locali degli oggetti sono dissolti dalla luce e dall’ombra, e che i raggi colorati riflessi si compongono in macchie assai più ricche di variazioni di freddo-caldo che di contrasti di chiaro-scuro.

Così abbandonò nei suoi paesaggi il chiaro scuro prediletto dalla precedente pittura per sostituirlo con il contrasto di freddo e caldo.

Anche gli impressionisti si accorsero che l’azzurro freddo, trasparente del cielo e dell’atmosfera assumendo ovunque il carattere di ombra colorata, entrava in contrasto con le calde tonalità della luce solare. L’incanto cromatico dei quadri di Monet, Pissarro e Renoir deriva in massima parte dall’artificioso gioco delle modulazioni di freddo e caldo.

Il parlamento di londra. Claude Monet 1904
Il parlamento di londra. Claude Monet 1904
Le moulin de la Galette Auguste Renoir
Le moulin de la Galette Auguste Renoir

Tutti i 7 contrasti cromatici


Questa rubrica dedicata alla teoria del colore è nata alla scopo di dare evidenza al fatto che le basi teoriche cromatiche e compositive siano fondamentali anche nelle nuove professioni di comunicazione e di digital marketing. Usare la tecnologia non è sufficiente se vuole dare ai progetti di comunicazione una marcia in più.

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Il linguaggio dei colori


Ho pensato di affrontare questo argomento per condividere la conoscenza della teoria del colore. Ogni artista, grafico o pittore, deve assolutamente conoscere ogni segreto di ogni colore e ogni relazione che c’è tra di loro. Come esaltarne la forza o esprimere dolcezza. Armonia o disarmonia. Con capacità e consapevolezza. L’approssimazione, tanto di moda in questo periodo, non deve appartenere ad un professionista serio. In un progetto di comunicazione visiva il linguaggio dei colori è una competenza fondamentale!
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L'Autore

Antonella Colombo

Creativa, visionaria e incosciente! Mi occupo di comunicazione soprattutto visiva ma anche di strategia e project management. La mia formazione in pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera mi ha lasciato competenze artistiche, l'amore per l'arte e le prime nozioni digitali. Mi ispiro da sempre a Sofonisba Anguissola, pittrice del Cinquecento.

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